published on September 01, 2024 in blog

Chi Delfina Delettrez Fendi, vita e i gioielli della designer

07:00

Sveglia e colazione con mia figlia adolescente. Per me solo acqua calda con un limone spremuto, poi venti minuti di meditazione trascendentale (sono co-fondatrice della David Lynch Foundation Italia).

08:45

Sveglio i gemelli di 5 anni, che mi raccontano i loro sogni mentre la nanny prepara pancakes e spremuta. Li porto a scuola in auto. Il lunedì ci fermiamo a comprare i fiori per l'ingresso di casa.

10:00

Quando arrivo in ufficio, al sesto piano del Palazzo della Civiltà Italiana, sorseggio un centrifugato ascoltando gli aggiornamenti dei team Gioiello e Orologeria uomo e donna. Porto spesso con me qualcosa che mi ispira, come il gigantesco vaso in mosaico del ’500 che ora mi sta ossessionando.

13:00

Sono una salutista che cade in tentazione facilmente. Pranzo con mia mamma nel suo ufficio o porto il mio team da Perilli a Testaccio, dove si fa il punto su resine e prototipi tra gnocchi e carciofi alla romana.

Courtesy Photo

16:00

Quando posso prendo i bambini a scuola, altrimenti continuo a lavorare o scendo negli archivi. Adoro passare il tempo in quella stanza, che sembra una banca della storia della mia famiglia. Lì imparo sempre qualcosa.

18:00

Mi avvio verso casa. Programmo eventuali incontri per un drink a Villa Laetitia, il nostro family hotel dove si ha la sensazione di entrare in una casa privata.

Quando la stanchezza si fa sentire è il momento della seconda meditazione trascendentale della giornata. Se sono a casa è tutto più facile, ma con la vita che faccio sono diventata molto brava a meditare nei luoghi più diversi, dall’auto a un museo: l’importante è non saltarla. Alle 20:30 si cena. Amo avere tutti i miei figli intorno al tavolo, è lì che si riesce ad andare in profondità nel loro pensiero. Quando ho tempo per cucinare faccio la tajine marocchina, un richiamo alle mie origini (la nonna paterna era berbera, ndr).

01:00

Vado a letto piuttosto tardi e non chiudo gli occhi prima dell’una. La mia testa diventa "rumorosa", di intuizioni e idee.

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